L’efficienza energetica e il contenimento dei consumi, come must per le nuove costruzioni e come motore per la riqualificazione del costruito esistente, sono sinonimo imperativo di tre qualità fondamentali: comfort abitativo, etica ambientale e risparmio economico. Questa la filosofia nella quale opera E2 Project.
Per approdare a questi esiti occorre partire dall’approccio dei tecnici secondo il criterio di una “progettazione integrata”. La progressiva specializzazione dell’edilizia non consente ad un singolo progettista di controllare da solo ogni fase dell’opera, progettuale e/o realizzativa. Occorre coordinare le varie competenze specialistiche e rifuggire da una logica ormai anacronistica che vedeva i vari tecnici avvicendarsi in cantiere in tempi successivi, disinformati dell’operato altrui.
progettazione edifici a basso consumo
L’ “efficienza energetica” trova la sua miglior espressione nella realizzazione di alcune scelte tecniche fin nelle prime battute progettuali. Non impone al progettista la forzatura del linguaggio architettonico, al contrario, un ragionamento globale sul progetto può suggerire scelte formali efficaci che soddisfano perfettamente i criteri della progettazione a basso consumo.
Non meno importante di una scrupolosa progettazione esecutiva è la supervisione attenta di tutte le fasi di cantiere. Le verifiche strumentali (termografie, termoflussimetrie, blower door test, ecc) possono risultare preziose durante e al termine della realizzazione per accertare il raggiungimento degli obiettivi progettuali, per ratificare la corretta esecuzione, per individuare eventuali errori esecutivi o imprevisti tecnici e porvi rimedio.
rilevazioni strumentali
Indagini strumentali non invasive risultano preziose per verificare eventuali problemi costruttivi (infiltrazioni d’acqua, formazione di condensa, tenuta all’aria dell’involucro, ecc) sia su edifici esistenti, che durante e al termine di un qualunque cantiere. La soddisfazione di certune verifiche è obbligatoria ai fini di specifici riconoscimenti o certificazioni energetiche (come nel caso di quelle rilasciate da CasaClima di Bolzano o dal Passive Haus Institute).
geologia e ambiente
Geologia, relazione geologica, geologo sono termini sempre più ricorrenti e sempre più in uso nella pratica edilizia e non solo; la conoscenza di ciò che ci circonda è fondamentale per capire e meglio integrarsi nell’ambiente circostante con quanto chiediamo o vorremo chiedere di realizzare.
Gli eventi sismici (terremoto del 20 e 29 maggio 2012) che hanno colpito la regione Emilia Romagna hanno evidenziato un deficit enorme di conoscenza e di risposte per chi ha costruito.
Il geologo cerca di rispondere alla domanda ”che cosa c’è sotto” e per sotto ovviamente si intende il sotto terra (sotto la costruzione, sotto il pozzo, ecc.). Al di là di un semplice elenco delle varie litologie rinvenibili attraverso attente e scrupolose indagini, quali argille, sabbie, ghiaie e roccia, e di quanta acqua si possa trovare, è assai più importante sapere cosa ci si può aspettare da quel sito in pianura o da quel versante. Per questo risulta sempre importante la relazione geologica; il geologo deve saper dire che tipo di problematiche ci possono essere in un sito, che cosa ci si può attendere da quel terreno, come ci si può difendere o che strategie adottare per mitigare i potenziali rischi, integrandosi e relazionandosi con tutti gli attori che costituiscono un progetto.
certificazione energetica
Nel 2005 con il Dlgs. 192 (primo testo di legge in Italia nel quale si parli di “sistema edificio-impianto”) in recepimento della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia, viene introdotto anche in Italia l’obbligo della certificazione energetica degli edifici. Esso diventa realtà soltanto nel 2009, con la pubblicazione del decreto Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici, entrato in vigore il 25 luglio dello stesso anno.
Il concetto di certificazione energetica, in assoluto, è assai variegato e dipende dal protocollo tecnico cui si fa riferimento.
Il protocollo di certificazione nazionale oggi cogente nel nostro paese per tutti gli immobili fa riferimento agli algoritmi di calcolo delle normative UNI TS 11300. Esistono altri protocolli di calcolo che possono essere abbracciati dai progettisti per scelta volontaria quale riprova della qualità tecnica di un immobile. Il protocollo CasaClima (link www.agenziacasaclima.it) (cogente nella sola Provincia Autonoma di Bolzano) oppure il protocollo PassivHaus (www.passiv.de) ne sono due esempi.
E2 Project progetta e segue la realizzazione di vari edifici nei suddetti standard.
progettazione impiantistica e domotica
L’impiantistica deve svolgere il ruolo di una "integrazione" evoluta ma discreta, che sopperisce a quel poco di energia che l’involucro edilizio non è in grado di accumulare ed immagazzinare passivamente. All'insegna di una progettazione effettivamente "integrata", gli impianti tecnologici devono dialogare armonicamente con la compagine architettonica, in coerenza con la morfologia dell'edificio e del sito.
Agli impianti è richiesto non solo di integrare tecnologie costruttive passive, ma anche di operare quali “captatori attivi” (basti pensare, ad esempio, al solare termico e al fotovoltaico). In conclusione, essi saranno gli oculati “gestori” delle risorse energetiche di un edificio, e la loro buona concezione, progettazione, esecuzione concorreranno in modo essenziale al beneficio igro-climatico, ed anche evidentemente economico, che gli utenti finali avranno modo di apprezzare.
analisi solare e ombreggiamenti
Il controllo della radiazione solare incidente sull’involucro di un edificio è essenziale per contenere il dispendio energetico legato alla climatizzazione estiva. L’ingresso incontrollato della radiazione solare, in particolar modo sulle frontiere trasparenti, dà luogo al surriscaldamento delle superfici (e quindi dei volumi d’aria) negli ambienti interni, generando condizioni di discomfort termico che aggravano il disagio già provocato dall’eccessivo apporto di calore.
L’analisi solare è tecnicamente compiuta su di un modello tridimensionale virtuale dell’oggetto di studio. Sempre nella logica di una “progettazione integrata”, suo primo scopo è quello di suggerire al progettista i presidi tecnici e architettonici più indicati ad ottimizzare gli apporti solari gratuiti durante i mesi invernali e ad ombreggiare le superfici vetrate durante il periodo estivo.
analisi di nodi costruttivi e ponti termici
Il ponte termico può essere definito come un punto fisico o un tratto lineare di una qualsiasi frontiera che delimiti l’involucro termico di un edificio, nei quali si riscontri un comportamento termico significativamente diverso rispetto al circostante, in riferimento alla distribuzione delle temperature e alla propagazione del calore.
Evitare tassativamente i ponti termici è il solo approccio progettuale e costruttivo ammissibile oggi.
In corrispondenza dei nodi costruttivi il rischio risulta evidentemente più elevato, è perciò buona norma studiare, attraverso software di calcolo ad elementi finiti, il comportamento termoigrometrico dei punti sospettati critici. Il danno recato dai ponti termici, oltre ad una maggiore dispersione di calore, sta certamente nella riduzione di comfort. Ma, ancora di più, il ponte termico facilita il rischio di condensa superficiale e interstiziale e quindi la formazione di muffe, con conseguente insalubrità degli ambienti e una precoce depauperazione dei materiali e degli elementi costruttivi. La norme cogenti impongono la “correzione” dei ponti termici, per tutti gli edifici di nuova costruzione e per gli interventi di riqualificazione energetica. Il malcostume diffuso nell’edilizia esistente, in presenza di ponti termici, è invece quello di limitarsi a fornire una maggiore quantità di calore.
diagnosi energetica
“….una diagnosi energetica dell’edificio e dell’impianto nella quale si individuano gli interventi di riduzione della spesa energetica, i relativi tempi di ritorno degli investimenti, e i possibili miglioramenti di classe dell’edificio nel sistema di certificazione energetica in vigore, e sulla base della quale sono state determinate le scelte impiantistiche che si vanno a realizzare” è la definizione offerta dall’Allegato 1 ad DLGS 311/2006.
Essa diventa un imprescindibile strumento di pianificazione degli interventi di recupero e valorizzazione di un immobile, o anche solo un preziosissimo rivelatore dei costi di gestione decurtabili, laddove non si prevedano interventi di riqualificazione.
Quali sono i vantaggi concreti di questa indagine? Anche il Certificato Energetico propone dei plausibili interventi migliorativi per il fabbricato in oggetto. La differenza sostanziale sta nel grado di approfondimento dell’indagine stessa, della ricostruzione dei consumi reali dell’edificio, della ponderazione di costi e benefici di ciascuna ipotesi migliorativa, così da permettere un’efficace presa di coscienza, da parte dell’utente, delle caratteristiche energetiche dell’edificio, delle sue criticità, e delle sue potenzialità.